Interviste ai Consiglieri: Ilde Lorenzola, Patrizia Cantalovo e Nicola Oliaro

Ilde Lorenzola
Patrizia Cantalovo
Nicola Oliaro

Cominciamo questa ultima settimana di campagna elettorale, presentadovi altri tre candidati consiglieri: Ilde Lorenzola, Patrizia Cantalovo e Nicola Oliaro. Tre fasce di età differenti, così come sono differenti le esperienze e le competenze: come vedete abbiamo selezionato una squadra che radunasse il più ampio ventaglio di profili. Andiamo a conoscerli!

Ilde, Patrizia, Nicola grazie per il vostro tempo. Raccontateci qualcosa di voi.

ILDE:

Sono una giornalista del Corriere Eusebiano, il settimanale della diocesi di Vercelli. Mi occupo in modo particolare di Chiesa, sociale, arte, cultura e della zona lomellina. Amo il mio lavoro perché è fatto di relazioni, scambio e confronto con persone di ogni categoria ed età: questo mi arricchisce la mente e il cuore, aiutandomi a imparare qualcosa da tutti e a mantenere un orizzonte aperto al mondo.

PATRIZIA:

Patrizia Cantalovo, 44 anni, una figlia quasi maggiorenne, laureata in Scienze dell’Educazione. Sono educatrice e imprenditrice nel settore infanzia da quattordici anni.

NICOLA:

Sono nato e cresciuto a Vercelli, dove abito e studio. Una volta finito il liceo scientifico mi sono iscritto a medicina (Novara), iniziando così la mia prima esperienza da pendolare.  Sono una persona socievole e propositiva, mi piace uscire con gli amici e giocare a calcetto.

L’aver accettato di candidarsi come consigliere comunale è una bella sfida: soprattutto perché, come si suol dire, ci si deve “mettere la faccia”.

ILDE:

E’ una sfida entusiasmante e impegnativa, perché volta seriamente al bene della mia città e di chi la abita. Questa è l’unica, forte motivazione della mia candidatura: la realizzazione del bene comune che ci fa stare meglio tutti e ci garantisce la serena, pacifica convivenza. Faccio parte di una squadra agguerrita, competente, pronta al sorriso e alla battuta, mai alla provocazione. La garanzia migliore per lavorare insieme con successo.

PATRIZIA:

Ho accettato perché vorrei mettere a disposizione della città il “mio sapere”, “le mie competenze” e il mio entusiasmo.

NICOLA:

Mi piace vivere nella mia città, una realtà con aspetti che positivi e altri meno. Mi sono chiesto quale fosse il modo per migliorarla, anziché limitarmi a osservare e criticare: ho deciso che la risposta era di partecipare attivamente alla vita politica vercellese.

Come avete avuto modo di vedere SiAmo Vercelli è un movimento peculiare nel panorama politico locale. Cosa vi ha convinto ad aderirvi?

ILDE:

Conoscevo già alcuni candidati che appartengono a Biud10 e ne apprezzo la sensibilità. Mi sono schierata con SiAmo Vercelli perché il nostro è un impegno da cittadini maturi, responsabili e con qualche sogno nel cassetto: abbiamo competenze professionali diverse da investire al meglio a favore della nostra città, condividiamo la sensibilità per una politica di servizio e attenta al sociale. Abbiamo idee chiare e progetti concreti. Credo molto nel progetto e, anche non fossi eletta, continuerei a collaborare con questa squadra fantastica.

PATRIZIA:

Genuinità, trasparenza, professionalità, compattezza, esperienza, affiatamento, umiltà e voglia di fare bene per il “bene della città” e di chi la vive: questo è ciò che mi ha convinto ad aderire al movimento e alle sue idee.

NICOLA:

Il mio orientamento politico è ancora in formazione. Nonostante fossi molto giovane, l’entusiasmo dimostrato da SiAmo Vercelli nella scorsa campagna elettorale mi aveva coinvolto. Sono per l’uguaglianza e il progresso. Non credo nella politica fine a sé stessa ma credo nelle persone oneste e nella voglia di fare. Alberto, candidato sindaco della lista, che conosco personalmente da sempre, rispecchia al meglio questi valori.

Per concludere vi chiedo di evidenziarmi quali aspetti, tra le tante criticità presenti, ritenete più urgenti e importanti da affrontare.

ILDE:

Mi piacerebbe collaborare con il nostro assessore alle politiche sociali Laura Di Gregorio e con l’ufficio competente. In famiglia abbiamo vissuto esperienze di affidamento e di accoglienza prolungata, l’ultima con una persona down vissuta con noi per oltre 24 anni (oggi ne ha 65 e il suo sorriso conquista chiunque), con pellegrini della Francigena, ragazzi stranieri, adulti in necessità. Tutti hanno lasciato un segno e spero pure noi in loro. Le relazioni sono alla base della vita: quelle sincere, scevre da interessi personali, che consentono all’altro e a te di essere quello che sei. E di diventare migliore.

PATRIZIA:

La città ha bisogno di “risentire il suo battito”, ha bisogno di provvedimenti concreti che le consentano di tornare a vivere”.
Occorre ridare “professionalità alle professioni”, ridare fiducia ed entusiasmo a commercianti, famiglie e pensionati, cercando un concreto coinvolgimento della fascia giovane dei cittadini per evitare che scelgano, come avviene troppo spesso, di emigrare in altre città.
Mi piacerebbe la creazione di una “rete di connessione e collaborazione” tra giovani e anziani e opportunità per abbattere alcune barriere che al momento sono ostacoli per le famiglie che affrontano quotidianamente la disabilità. Questo forse trasformerebbe la città di Vercelli in un “luogo per tutti”.

NICOLA:

Sono cresciuto in una città che va, via via, spopolandosi. A Vercelli, molti giovani, una volta finite le scuole superiori, sognano, più di tutto, una fuga senza ritorno. Questo mi ha dato da pensare: mi sembra di essere tra i pochi interessati e attaccati alla città, la cui mancanza sta nell’offrire poche opportunità di lavoro quanto di svago ai giovani. Certo è una città piccola, ma mi piacerebbe renderla ugualmente attraente agli occhi miei coetanei di adesso e degli anni a venire.

Grazie e buona chiusura di campagna elettorale a tutti e tre!

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