Interviste ai Consiglieri: Alessandro Balbis e Simona Picco

Alessandro Balbis
Simona Picco

Continuiamo la carrellata di chiacchierate con i nostri candidati consiglieri. Oggi è il turno di Alessandro Balbis e Simona Picco, due volti molto noti in città grazie alla loro professione: consulente aziendale l’uno, architetto l’altra.

Alessandro, Simona, benvenuti. Tratteggiate un rapido profilo di voi per chi non vi conoscesse.

ALESSANDRO:

Alessandro Balbis, vercellese, 43 anni, dottore in economia e commercio, sposato e ho una figlia. Nell’ottobre del 2007 ho avviato la mia impresa individuale con sede in Vercelli, conosciuta come “Studio Balbis”. Lo Studio svolge l’attività di consulenza aziendale varia, con spiccata competenza nella Finanza Agevolata d’Impresa. Sono da sempre attivo per la mia amata città e ho fondato due gruppi Facebook di assoluto successo e “luogo” quotidiano di discussione, uno, “Identità Vercellese” dedicato ai temi riguardanti Vercelli, l’altro, “Pro nel cuore!”, dedicato alle amate Bianche Casacche. Sono appassionato di scrittura e per 5 anni ha collaborato con una prestigiosa testata online vercellese, occupandomi prevalentemente di sport e cronaca. 

SIMONA:

Mi chiamo Simona Picco, ho quarant’anni e sono mamma di Camilla e Federico. Sono un architetto, laureata al Politecnico di Torino e lavoro a Vercelli dove ho aperto il mio studio di progettazione.

La candidatura a consigliere comunale è un impegno non da poco. Come mai vi siete imbarcati in quest’avventura?

ALESSANDRO:

Dopo due tornate elettorali in cui volevo scendere in campo per la mia città e non avendo mai trovato ciò che cercavo, questa volta, abbracciate le linee del Movimento, ho accettato: voglio, se i cittadini di Vercelli me lo permetteranno, dare un mio contributo, impegnandomi per il solo grande amore che ho per la mia terra, senza nessun secondo fine. Molti mi chiedo chi me lo abbia fatto fare. Io sto rispondendo che era ora di dare il proprio contributo, perché a criticare si fa presto, ma trovo giusto che un cittadino debba metterci la faccia. E’ una sfida impegnativa, ma sentivo l’esigenza di provarci e le sfide non mi spaventano. La vita è tutto un adattamento, un cambiamento costante, a cui bisogna stare al passo, per non rimanere indietro.

SIMONA:

Ho accettato perché vorrei dare un contributo per migliorare la mia città mettendo a disposizione le mie competenze.

Perché SiAmo Vercelli? Cosa vi ha convinto ad aderire al movimento?

ALESSANDRO:

Ho scelto Siamo Vercelli perché innanzitutto è una lista Civica e non vi sono restrittive logiche di partito (insomma mi sento libero, pur dovendo tenere una linea comune), cosa per me essenziale. In seconda battuta convengo, da tempo, con Alberto Perfumo su quali siano i problemi di questa città. Concetti come l’amore per Vercelli senza secondi fini, il considerare l’amministrazione della città come un dovere, il non dover vivere di politica e non ambire a carriere “arrivistiche”, mi hanno convito definitivamente. Debbo tutto a Pier Giuseppe Raviglione: mi ha fatto una corte sfrenata e alla fine mi ritrovo, grazie soprattutto a lui, in una Lista Civica fatta di persone straordinarie.

SIMONA:

Ho scelto Siamo Vercelli per pochi semplici motivi: principalmente perché ne condivido le idee, poi perché e un movimento slegato da ogni partito e soprattutto perché è formato da persone serie, lavoratori professionisti che mettono a disposizione la loro conoscenza e competenza per  il bene della collettività senza mire personali.

Sulla base delle vostre competenze ed esperienze, cosa ritenete si debba metter in cima alla lista dell cose da fare in città?

ALESSANDRO:

La città è un gioiellino che merita tanto, ma tanto, ma tanto, di più. Negli ultimi 15 anni, specie con l’amministrazione 2004 – 2014 è stata maltrattata, si sono fatte mille promesse e poche cose concrete. Basta andare in giro per vedere il degrado in cui Vercelli versa: non abbiamo una piscina; non c’è il Museo dello Sport ma è stata rasa al suolo la sede della Pro Vercelli; il recupero della Garrone, dell’ex Distretto, dell’ex cinema Viotti, dell’ex area Sambonet con la costruzione di una scuola di design. Solo parole. Poi è arrivata l’amministrazione uscente, che, oltre alla piscina non fatta, non è nemmeno riuscita a potare in modo corretto gli alberi. E’ tutto un rattoppo.. C’è bisogno di tutto, soprattutto, come dice Alberto Perfumo “non lasciare amministrare Vercelli dalla stessa vecchia politica ed aspettarsi un risultato diverso”. Particolarmente a cuore mi stanno due cose: la difesa del nostro Ospedale e la riqualificazione totale del commercio al dettaglio del centro, con l’arrivo, finalmente, di grandi marchi che aiutino a ripopolarlo.

SIMONA:

La città ha parecchie potenzialità dal punto di vista storico-artistico che andrebbero sviluppate al fine di richiamare più turisti. E’ urgente anche occuparsi maggiormente della cura delle aree verdi, dei giardini e dei parchi pubblici, migliorare la pulizia e l’arredo urbano in modo da rendere piacevole e confortevole la vita quotidiana di ciascun cittadino. C’è anche bisogno di cambiare un po’ mentalità di smetterla di lamentarsi in continuazione senza dare il proprio contributo, perché Vercelli ha bisogno di migliorasi, di rimanere al passo con i tempi e di togliersi quella velata tristezza che la ricopre. Non ci vorrà poco, ma se non si cambia e si continuano a fare sempre le stesse cose il cambiamento non potrà mai avvenire.

Alessandro, Simona, grazie per l’intervista e sotto con gli ultimi momenti di campagna elettorale!